Napoli

ISTE FERDINANDO GALIANI di NAPOLI (la sana scuola)!

Intervista ad Antonella Barreca DS dell’ISTE F. Galiani di Napoli

Napoli, 11 marzo 2020

Sergio Angrisano

Il dirigente scolastico, questo “sconosciuto”, chi è il dirigente scolastico , quali sono le funzioni che essenzialmente è chiamato ad assolvere? In sostanza, col tempo sta avendo sempre più le funzioni di un normale dirigente d’azienda. Ai Dirigenti scolastici spetta lo svolgimento di numerosi e peculiari responsabilità , è infatti “responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio, del personale di cui dispone , del corpo docente e, delle relazioni con i genitori. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il Dirigente Scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia ed è il titolare delle relazioni sindacali”. Il “Preside”, prima quasi primus inter pares, è stato trasformato in Dirigente Scolastico con l’autonomia scolastica concessa negli ultimi anni ha ricevuto maggiori responsabilità e soprattutto una veste e funzioni nuove.

Facciamo un passo indietro

Fino al 1998 la figura del capo d’istituto era suddivisa nei ruoli di preside, preposto a scuole secondarie di primo o secondo grado, e di direttore didattico, posto al vertice delle scuole primarie. A seguito delle leggi sull’autonomia scolastica, e dell’attribuzione della qualifica dirigenziale (D.lgs 59/1998), le due figure si sono accorpate in quella unica di dirigente scolastico. In base al CCNQ per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale del 13/07/2016 i dirigenti delle istituzioni scolastiche appartengono all’Area dirigenziale dell’Istruzione e della Ricerca. Le istituzioni scolastiche hanno assunto negli ultimi decenni dimensioni particolarmente rilevanti: dalle circa 8.000 istituzioni dipendono oltre 40.000 sedi scolastiche, 370.000 classi, in media oltre 900 alunni e oltre 120 dipendenti (personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario) per istituto. Questo indispensabile excursus storico per descrivere una Dirigente scolastica “speciale”, conosciuta, grazie ad una segnalazione arrivata in Redazione , che denunciava una scarsa igiene di alcuni bagni dell’Istituto da Lei diretto e, di alcune parti di un sottoscala in disuso. Nel nostro incontro avevo manifestato, con precisione e conoscenza, tutte le mie perplessità su questa ‘’sana scuola’’, fatta di provvedimenti nebulosi e farraginosi, che consegna gli istituti scolastici a dirigenti inadeguati o qualificati, ma carichi di reggenze, con tre o quattro istituti sulle spalle. In questo  caso, invece , le cose non stanno così, ed è per questo che vanno raccontate, adoro scrivere belle storie, e questa è sicuramente una di queste. Entrato con tutte le perplessità del caso nel cotile dell’Istituto Galiani, salgo al primo piano, ad accogliermi un simpaticissimo “bidello” decano della categoria oserei dire, anziano, ma dai modi gentili, dopo essermi presentato, mi porta nell’ufficio della Dirigente scolastica, la dott.ssa Antonella Barreca. Sin da subito, mi accorgo che è una persona ferita per la segnalazione arrivata in redazione, mi chiede di accomodarmi, da subito un fiume in piena, “Sono ds dall’as 2015/2016 ho iniziato il mio lavoro come ds in Lombardia presso l’ic Bedizzole di Bedizzole BS poi dall’as 2016/17 al 2018/19 presso l’ic 2 Moscati Maglione di Casoria Napoli. In precedenza ho svolto il compito di primo collaboratore del DS presso l’ic 71 Aganoor Marconi di Napoli”, l’ascolto con interesse e, percepisco dal suo racconto che, oltre all’esperienza, Antonella Barreca, non svolge semplicemente il suo lavoro, lo fa con amore, lo fa con tutte le difficoltà prodotte dalle varie riforme, con i pochi mezzi a disposizione, ma soprattutto, lo fa sperando di riuscire ai suoi 650 ragazzi la passione e la speranza di un cambiamento futuro.

  La fermo, “ho capito”, Le chiedo di salire al terzo piano, vedere i locali ripresi nei video giunti in Redazione. Lo stato dei luoghi è in sintonia con i livelli di igiene richiesta, i pavimenti, vecchi e porosi, macchiati da un velo scuro di calcare prodotto dal tempo e, macchie condizionate dal regolamento che, vieta l’utilizzo di prodotti aggressivi. Il giro finisce nell’interrato, li forse qualcosa da fare c’è, ma Lei, ha già dato le dovute disposizioni, ci salutiamo cordialmente, con la promessa che avrei raccontato questa “storia”, non è infatti un comune breve articolo, ma una bella storia che andava raccontata , mentre saluto la “Preside” e i responsabili di Segreteria, il vecchi Bidello, ancora prova ad offrirmi quel caffè che voleva offrire all’inizio, ma è una figura così poetica ed gentile che mi fa brutto dirgli di no spiegandogli che non assumerei mai un caffè fatto con le macchinette a cialde.. gli dico, mentendo “grazie ne ho presi tanti da stamattina”, saluto tutti e penso…

 A volte la sorte riserva degli incontri inaspettati, la “ preside “ continuerò a definirla così, di scuola davvero di altri tempi, quando i presidi dirigevano un solo istituto dedicandosi completamente ad esso e mostrando un’etica e valori forti nel proprio lavoro.

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore