La mano dei poteri forti sul collegio di Casoria: i pentastellati impongono Spadafora, il Pd rischia con Marrazzo imputato, il centrodestra invece ci mette la faccia. E’ quella pulita di Luca Scancariello.

Sul Collegio elettorale di Casoria che comprende i Comuni di Casoria, Afragola, Arzano, Casavatore, Grumo Nevano, Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano, Cardito scendono in campo i poteri forti. Il Pd candida Nicola Marrazzo, vecchia conoscenza della politica locale. Consigliere comunale dal 2005, passato dall’Italia dei Valori di Antonio di Pietro al Pd. Da tredici anni è consigliere regionale. I quotidiani nazionali e locali lo collocano finanche negli “impresentabili”. Infatti, come riporta “Il Fatto quotidiano”, nelle liste della Campania il Pd ha messo almeno sei tra imputati e indagati per reati contro la pubblica amministrazione. Nicola Marrazzo è imputato (non condannato) per peculato nel cosiddetto “Rimborsopoli” della Regione Campania. Avrebbe gestito “allegramente” i fondi destinati ai partiti. Al di la, della questione penale il consigliere regionale Pd non rappresenta proprio il politico di primo pelo. La sua candidatura sul collegio, soprattutto a Frattamaggiore, che dovrebbe essere l’unica sua roccaforte sui nove Comuni, il Pd si è dilaniato. Una parte dei democratici hanno malvisto la candidatura calata dall’alto e  – dicono – di non sostenere il Pd in questa difficile battaglia. A Frattamaggiore, la candidatura di Marrazzo rischia di essere un peso anche per il candidato al Senato Francesco Russo. L’ex sindaco non ha il sostegno dei suoi vecchi amici sul territorio, pure lui sconta la lacerazione del Pd diviso in gruppi pronti, mai come questa volta, a far valere tutto il proprio peso elettorale in prospettiva comunale.

Alla sua sinistra avanza il candidato di Liberi ed Uguali, Elpidio Capasso che rappresenta un’alternativa ai delusi del Pd ed è radicato ad Arzano, uno dei Comuni del collegio.

Negli altri Comuni il Pd non sta poi così bene, governa le istituzioni, ma la crisi del partito e lo sfascio amministrativo provocato dai sindaci renziani, peserà sulle scelte degli elettori.

Non si può nemmeno sottovalutare che alle elezioni politiche il centrodestra riesce, da sempre, a superare il centrosinistra. Nella piccola comunità di Crispano, i dirigenti del Pd che poi sono passati con “Liberi ed Uguali” dovranno dare un segnale di forza, a meno che non vogliano piegarsi alle “logiche elettorali” del territorio. Anche lì, il partito democratico ha lasciato macerie. Anzi alcuni deputati piddini  – poi passati con la Sinistra di Grasso – hanno dato l’impulso per lo scioglimento del Consiglio Comunale. Dopo il travaso di classe dirigente nella sinistra, il Pd è quasi inesistente.

A Cardito, invece, il Pd dovrebbe fare il pienone, ma sarà difficile che accada. Marrazzo a Cardito è il candidato dell’ex consigliere Pasquale Barra. Un eventuale vittoria del candidato all’uninominale metterebbe scompiglio nel Pd locale, cambiando i rapporti di forza. Pasquale Barra potrebbe contendere il partito al sindaco attuale.

Nel contempo, Peppe Barra ha annunciato di non voler dare una mano a nessuno. D’altronde il centrosinistra lo ha lasciato fuori dalle liste, a meno che non voglia piegarsi alle “logiche elettorali” in voga su questi territori, il gruppo Barra non darà una mano al Pd.

La crisi dei renziani e la presenza della Sinistra non agevolano Marrazzo che oltre alla corazzata di centrodestra ha la concorrenza anche dei cinquestelle.

Vincenzo Spadafora, candidato nei cinquestelle, non rappresenta il candidato tipico dei grillini. Non incarna lo spirito del movimento. Spadafora è uomo di potere. Ha cominciato con l’essere assessore a Cardito nella prima giunta di Peppe Barra, poi è andato a Roma a fare fortuna. E l’ha fatta. A Napoli era legatissimo all’ex presidente della Regione, Andrea Losco. Poi da ex segretario di Rutelli, ed ex presidente dell’Unicef fu nominato dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, presidente delle Terme di Agnano. La sua nomina nasceva nell’area popolare del Pd, quella vicina a Salvatore Piccolo ex parlamentare ed ex presidente della Provincia.

Il resto del racconto lo riportiamo dal “Sole 24 ore” : …C’è Spadafora dietro i viaggi di peso che Di Maio ha effettuato nell’ultimo anno. Come quello a Londra nell’aprile 2016 o a Israele nel luglio scorso. C’è sempre lui a cucire pazientemente la trama che dai Cinque Stelle valica il Tevere fino al Vaticano, passando dagli ottimi rapporti con i gesuiti. Spadafora è il consulente perfetto per il nuovo corso equilibrista del Movimento Cinque Stelle, in piena metamorfosi da forza anti-sistema a forza di governo. Cresciuto politicamente alla corte di Francesco Rutelli e Alfonso Pecoraro Scanio, è nei lunghi anni all’Unicef che ha ricamato la tela delle relazioni ad altissimo livello oggi utili più che mai. Come la disinvoltura (finì nell’occhio del ciclone per aver assunto per uno stage all’Unicef il figlio di Angelo Balducci, l’ex presidente del Consiglio nazionale dei lavori pubblici condannato con la “cricca” che gestiva gli appalti dei Grandi eventi) e la propensione al trasversalismo, su cui il M5S sta scommettendo per la sua scalata al governo. Perché Spadafora è nato in seno alla Margherita e al Pd, ma è stato nominato Garante per l’infanzia su indicazione degli allora presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani” (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-05-04/spadafora-l-uomo-ombra-di-maio-e-quelle-porte-girevoli-ong-e-politica 140439.shtml?uuid=AEps9JGB).

Uomo vicino al Vaticano ed alla Trilateral. Scrive il Corriere del Mezzogiorno: “Spadafora diventa l’uomo ombra del numero due della Camera. Lo accompagna all’Università di Harvard; lo «scorta» a Londra nell’aprile 2016 nel «pranzo con i vertici della Trilateral» che provoca le proteste dei duri e puri del Movimento”(http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/politica/17_settembre_27/dai-gesuiti-all-unicef-chi-l-uomo-che-sta-dietro-l-ascesa-di-maio-22bc022a-a359-11e7-a499-8c1b1ef5fd39.shtml.

Pur senza uno specifico titolo di studio ricopre ruoli importantissimi, poltrone e privilegi superpagati. Ha evidentemente amicizie negli ambienti vaticani e nelle lobbies di potere. Fu anche sfiorato da un’inchiesta sugli appalti e Balducci, ma ne uscì indenne (http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/05/25/news/inchiesta_grandi_eventi_verbali_spadafora_balducci-4318841/).

Se gli elettori pentastellati s’informassero scoprirebbero che Di Maio li sta fregando. I requisiti che cercano nei candidati, possono trovarli certamente nel candidato di centrodestra. Nel Collegio di Casoria è candidato alla Camera Luca Scancariello. Venti anni di militanza nello stesso partito, da giovanissimo ha partecipato ai movimenti giovanili. Per quattordici anni ha chiesto ed ottenuto la fiducia degli elettori per ricoprire la carica di consigliere comunale (a dispetto dei voti su internet) Non è un catapultato, è laureato in Giurisprudenza, avvocato abilitato, dipendente Inps.

Luca Scancariello rappresenta la migliore fioritura della classe politica di centrodestra e di Fratelli d’Italia. E’ il più giovane. La sua candidatura è un riconoscimento alla coerenza ed all’onestà. In quattordici anni al Consiglio Comunale e venti anni di politica, anche non protagonista, mai è stato sfiorato nemmeno da un’inchiesta. E’ uomo del popolo, con una normale famiglia, nessuno tra i suoi parenti ha mai avuto problemi con inchieste che riguardano la camorra. E’ lontano dai poteri forti, la sua collocazione è stata sempre la destra sociale, ma moderata.

In pratica, è il candidato che veste tutti i requisiti degli elettori di centrodestra, ma anche dei pentastellati che si sono visti imporre l’ uomo dei poteri forti.

Scancariello è il vero candidato locale, con vero radicamento territoriale.

E’ l’occasione per tanti elettori, giovani, ma anche nonni e genitori di dare un segnale di svolta. Vera.